Metapicture e Metaverso

Le fotografie realizzate per NEFFIE, definite come “metapicture”, sono scatti assolutamente unici e particolari che colgono quel preciso istante in cui un’immagine momentanea si crea su un medium riflettente e traslucente: generano meccanismi imprevisti di aggregazione semantica, attivando processi interpretativi complessi che stimolano l’occhio e la mente dell’osservatore. Guardare una Fotografia Neuroestetica è, dunque, come leggere un romanzo, con la consapevolezza che tutta la profondità del mondo non possa che nascondersi sulla sua superficie. 

 

In tal senso, il progetto NEFFIE si pone come forma creativa di emancipazione visuale, individuale e collettiva, capace di promuovere sguardi più consapevoli e attenti sulla realtà circostante, anticipando in piena trasparenza esperienziale ciò che potrà accadere con l’evoluzione della Realtà Aumentata. Messe in dialogo nel Metaverso, le Fotografie Cognitive diventano archetipo di unicità nelle esperienze creative individuali e paradigma di autenticità nelle relazioni interpersonali, contribuendo alla costruzione di una nuova cultura basata sui valori della condivisione e della partecipazione. 

La metapicture NEFFIE fotografata dall’Osservatore Primario (Alberto Sanna, Immanent Bystander, 2016, Milan).